Leidi & Peccia: “La Legio XIII ha una base solidissima. E in futuro…”

Il football è una questione di centimetri. E quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire.

Questo affermava Al Pacino nel discorso finale ai suoi Miami Sharks prima della sfida di play off con Dallas nell’iconico “Ogni Maledetta Domenica”. Ebbene quest’anno, i centimetri hanno fatto la differenza anche per la Legio XIII Roma.

All’interno del girone più difficile e incerto di tutto il campionato di Cif 9, non è un caso che all’ultima giornata erano tutte in corsa per i play off, i giallorossi guidati da Valerio Bozzarini, che dovevano essere la squadra materasso del gruppo, hanno fatto tremare i polsi a Fighting Ducks, Crusaders Cagliari e Minatori Cave.

QUARTO PERIODO FATALE

Stefano Leidi

Le classifiche, a volte, sono bugiarde e il 2-4 finale di stagione avrebbe potuto serenamente essere un 5-1 ma, come detto, il football è una questione di centimetri, quelli che sono mancati alla squadra di Stefano Leidi e Adriano Peccia per raggiungere i play off: “Gira una storia tra di noi: se le partite fossero terminate al terzo quarto, la Legio sarebbe stata 6-0” esordisce così Stefano Leidi, free safety e linebacker dei legionari.

“È un dato che ci fa riflettere molto, in due maniere. La prima, ovviamente, positiva perché il cambiamento c’è stato e lo hanno notato tutti, dagli avversari, agli spettatori, agli addetti ai lavori. Ma c’è poi l’altra faccia della medaglia la quale dice che, alla fine dei giochi, siamo 2-4. Ci manca l’ultimo sprint dei 400: una mancanza dovuta, probabilmente, al fatto di essere una giovane squadra vincente non ancora abituata a giocare e gestire queste situazioni”.

“Non potrei essere più d’accordo con Stefano” conferma Adriano Peccia, kicker e defensive end giallorosso. “Ci manca davvero un ultimo tassello per portare a casa il successo. Ciò che è accaduto quest’anno ci servirà per il futuro facendo tesoro di questa esperienza per la prossima stagione”.

GRANDE COESIONE

Tornando all’annata terminata però uno degli aspetti che sono apparsi più evidenti, a livello di cambiamento, è stata una coesione di intenti in campo e fuori, tutti sempre concentrati sul pezzo: “Direi che c’è stata un’organizzazione diversa dagli anni passati. Quest’anno grazie a questo nuovo assetto organizzativo, sommato alla coesione del gruppo, al senso della famiglia che è una delle fondamenta sulle quali si basa la Legio hanno portato ai risultati di quest’anno” prosegue Peccia.

“Sicuramente le new entry stagionali hanno dato un apporto tecnico e mentale notevole a tutta la squadra. La base c’era, ed era buona, e l’inserimento di giocatori importanti ha portato ancora di più ad alzare il livello in campo e, soprattutto, fuori dal campo” continua Leidi.

RIMPIANTO FINALE

Adriano Peccia

Un livello che si è alzato moltissimo nonostante le quattro sconfitte arrivate in modo rocambolesco: “L’ultima con i Fighting Ducks, è quella che fa più male perché arrivata nei secondi finale” rispondono in coro. “C’è poi la grande rivalità sportiva tra le due franchigie e il peso che quella sfida avrebbe potuto avere”.

Già, l’ultima. Una sfida che, a un certo punto, diceva 29-15 Legio XIII e un field goal che, per quei famosi centimetri, è uscito di pochissimo: “Rivedo quel calcio ogni sera” afferma onestamente il numero 87, uno dei migliori specialisti dell’intero campionato. “È una situazione con la quale devi convivere e, anche in questo caso, pensare di far meglio nella prossima stagione”.

L’IMPORTANZA DEL COACH

Valerio Bozzarini

Il vento è cambiato in casa Legio per molte situazioni: una di queste ha il volto dell’Head Coach, Valerio Bozzarini: “Sicuramente l’organizzazione, in una squadra di football è fondamentale. Valerio ha avuto un grandissimo impatto sulla squadra nonostante fosse una prima volta per lui come Head Coach” afferma Leidi. “Questo è un elemento fondamentale perché una squadra giovane, con uno coaching staff giovane, ha grandissimi margini di miglioramento”.

“Concordo in pieno” prosegue Peccia. “Valerio ha portato non solo una ventata di aria fresca ma un’organizzazione fondamentale per la crescita di tutto l’ambiente. Inoltre l’aver iniziato, di fatto, un percorso insieme ci dà enormi stimoli per vedere dove ci porteranno questi miglioramenti”.

FUTURO IMPORTANTE

Miglioramenti che rappresentano un punto di partenza per il futuro: “La squadra è giovane, dobbiamo lavorare duro, con umiltà, voglia, testa perché c’è uno zoccolo duro e con altri innesti che arriveranno, si potranno raggiungere obiettivi importanti” afferma il kicker.

“Quello che sto notando sia nella Legio che in molte società di football è la cura per il settore giovanile che è la base in ogni sport. Bisogna promuovere questa disciplina tra i giovani e questo è uno dei fiori all’occhiello della nostra società grazie al lavoro di dirigenti e allenatori. Ed è davvero bello vedere che, alle spalle, si dispone di un’ossatura giovane che un giorno, magari, ti affiancherà e rimpiazzerà” conclude il numero 31.

Intanto però l’anno prossimo verrà indossata ancora la maglia Legio per conquistare i play off: “Assolutamente sì” rispondono all’unisono i due legionari.