Hockey Inline – Continua il testa a testa tra Milano e Vicenza

Era stata presentata come un tappa “interlocutoria” e invece la Serie A di hockey inline ha partorito un paio di risultati particolari.

Se Milano e Vicenza sembrano fare il solito campionato a parte, le vittorie di Ferrara ad Asiago e di Verona sul Cittadella tengono 5 squadre in lotta per il quarto posto e riaprono, del tutto, la lotta salvezza. Una giornata quindi che certifica, mai fosse servito, il fatto che sarà un campionato apertissimo fino all’ultima gara di regular season. Lo rende noto la Fisr.

Vicenza soffre con Monleale

Il sabato della serie A ha preso il via dal Pala Ferrarin di Vicenza dove Diavoli e Monleale danno vita ad una gara molto meno “chiusa” del previsto. I padroni di casa, all’ultimo, sono costretti a fare a meno di Munari e Loncar e Vicenza paga dazio per il primo quarto d’ora abbondante in cui si vede che mancano determinati automatismi nelle linee ridisegnate, giocoforza, da Roffo.

Monleale fa la sua onestissima gara, chiusa attorno a Peruzzi e pronta a ripartire. La prima rete è proprio degli ospiti, Vicenza aumenta i giri del motore e il vantaggio “esterno” regge fino al 14’ quando è un assolo di Frigo a valere il pareggio.

Dopo un uno-due micidiale Baldan batte Peruzzi per il 4-1 che, di fatto, produce lo strappo che chiude il match: Simsic, Delfino e Zerdin arrotondano lo score per Vicenza mentre sono Zagni e Pagani a rendere meno pesante il passivo per gli “orange” e fissare il risultato sul 7-3.

Derby al Cus

Allo stesso orario della gara di Vicenza si è giocato anche al Pala Avesani di Verona dove i gialloblù del CUS hanno ospitato il Cittadella. Una partita che vedeva gli ospiti come naturali favoriti ma che in realtà si è presto trasformata in un cestistico “corri e tira” che non ha di certo annoiato il pubblico sugli spalti.

Lago (Cittadella), Battistella (Verona) e Covolo (Cittadella) portano “in un amen” il risultato sull’1-2 facendo subito intendere che ci sarà da divertirsi. All’ottavo è Sabaini, in penalità differita, a pareggiare sul 2-2. Una seconda fiammata pervade il match al quindicesimo: Tombolan riporta avanti i granata ma Stevanoni pareggia subito, l’ex Carrer trova il 3-4 ma è ancora “Steva” a superare Belloni ed impattare sul 4-4 prima che Perini porti per la prima volta avanti il Cus con il 5-4 che timbra il primo tempo.

Nella ripresa le emozioni non finiscono e cambia di continuo la leadership: Carrer pareggia e Tombolan (in power-play) riporta avanti la squadra di Pierobon che però si suicida negli ultimi 3 minuti quando regala penalità “sanguinose” agli scaligeri: Stevanoni (tripletta) converte in rete una penalità di Covolo (6-6) e capitan Battistella mette il sigillo sul match (7-6) con soli 23 secondi sul cronometro (e Tombolan appena rientrato dalla panca puniti).

Un “tie-break” che per i ragazzi del presidente Freschi equivale ad aver riaperto del tutto la sfida salvezza essendo ora solo a -1 dal Piacenza (e con la scontro diretto da giocare in casa).

I Campioni soffrono i giovani patavini

Alle 19.00 invece è iniziata una delle gare più attese di giornata: Milano-Padova con la “miglior gioventù” patavina ad affrontare i pluricampioni rossoblù. Ne è uscita una gara piacevolissima con due formazioni ad affrontarsi a viso aperto badando più ad attaccare che a difendere.

Una magia di Lettera spezza l’equilibrio già nei primi 60 secondi ma lo svantaggio non spaventa i Ghosts che si presentano spesso e volentieri dalle parti di Mai, preferito a Pignatti, senza però ottenere molto. Per il raddoppio bisogna attendere il minuto 17 quando è Barsanti (maglia 17) a depositare alle spalle di Laner l’assist di Lettera per il 2-0 che accompagna le squadre negli spogliatoi.

Padova al rientro beneficia di una doppia superiorità che sfrutta con Francon portandosi così a -1. Il Quanta però non si scompone e, fra il sesto e l’ottavo, piazza l’allungo decisivo con Bellini e Belcastro che firmano il 4-1. Ancora Barsanti finalizza una superiorità per i rossoblù (out Calore) prima della rete di Valente che fissa il risultato sul definitivo 5-2.

Riscatto Real

Dal capoluogo lombardo a quello piemontese il passo è breve; al Pala Trecate di Torino si sono affrontate Real Torino e Lepis Piacenza in un match che, come nelle premesse, ha visto una netta predominanza dei padroni di casa. Nemmeno 10 minuti e i ragazzi di Zurek sono già sul 4-0 con le reti di Ottino, Corio e la doppietta di uno scatenato Di Fabio.

Piacenza fa davvero fatica ad entrare nel match e per Dal Vecchio, portiere del Real, è decisamente una serata tranquilla. Nella ripresa stesso canovaccio: Real a spingere e Lepis a cercare di contenere il passivo ma arrivano altre due marcature per i padroni di casa con Letizia e Perazzelli.

Nel finale avvicendamento fra i pali della porta del Torino con Russo a rilevare Del Vecchio e Piacenza, dopo un lungo batti e ribatti, a trovare il punto “della bandiera” con capitan Rossetti assistito da Labò. Il 7-1 a referto fa tornare il Real saldamente in terza posizione, a + 4 sul Padova e a + 7 sul Monleale attualmente quinto.

Ferrara colpo ad Asiago

Asiago e Ferrara chiudono la giornata dando vita ad una gara in cui non ci si è decisamente annoiati per tutti i 50 minuti di gioco. Ferrara non schiera capitan Pistellato (tendinite) mentre tra i padroni di casa rientrano (a mezzo servizio) Schivo e Spiller.

Gara equilibrata in avvio con entrambe le squadre chiuse e pronte a ripartire; sono i Warriors a trovare per primi la via del gol con Fink a toccare alle spalle di Stella (alla quarta gara da titolare) un assist al bacio del connazionale Leben.

Asiago fa molto possesso ma non impensierisce quasi mai Gadioli e così è nuovamente Ferrara ad andare in rete con un semplice quanto efficace “dai e vai” fra Mazzarol e Ballarin con il n.81 estense a superare un non immune da colpe Stella.

Una gara sostanzialmente corretta per i primi 18 minuti (zero falli fischiati) “gira” in maniera repentina e sono i signori Colcuc e Mancina a diventare i più attivi in pista con Asiago praticamente sempre in inferiorità fino alla pausa.

Ferrara beneficia di tre powerplay ma vuoi la difesa, vuoi qualche mezzo miracolo di Stella, fatto sta che il risultato non cambia. È una serie infinita di penalità a caratterizzare la gara che, alla fine, vide la vittoria degli ospiti per 4-2