Il Roma Archery Trophy in scena dal 13 al 15 dicembre

E’ stata presentata questa mattina, nella Sala Giunta del CONI la seconda edizione del Roma Archery Trophy. Alla Fiera di Roma dal 13 al 15 dicembre sono attesi oltre 600 arcieri provenienti da 41 Paesi, in campo i migliori atleti del mondo con gli azzurri della Nazionale Olimpica e Paralimpica. Lo rende noto la Fitarco.

Le dichiarazioni

Il tavolo dei relatori

Il presidente del CONI, Giovanni Malagò:  “Questo è un evento di dimensione mondiale e siamo felici che si svolga a Roma che è capitale d’Italia e dello sport. La Federazione ci ha permesso di essere molto competitivi pur sapendo che in questo sport per pochi millimetri una gara può portare gloria o delusione.  Vedo un Nespoli molto tirato e vorrei ricordare che Mauro è stato votato miglior atleta dei Giochi europei di Minsk”.

Mario Scarzella, presidente Fitarco e Vice Presidente World Archery: “Avere ottenuto l’organizzazione di questa tappa di circuito in Italia e a Roma è già stato un successo. Questo giro del mondo indoor serve anche come preparazione dell’outdoor dei nostri azzurri guidati dal nuovo direttore tecnico Sante Spigarelli”.

Ardingo Scarzella, Coordinatore World Archery Trophy: “Il circuito Internazionale ha colto la trasformazione che stava avvenendo in questo mondo, indirizzando l’attenzione al singolo atleta che già partecipava come atleta di club e sponsorizzato. Le tappe in totale sono 6 e Roma è già diventata la terza come grandezza: solamente Nimes e Las Vegas sono più avanti”.

Sante Spigarelli, Vicepresidente FITARCO e Coordinatore Tecnico Nazionale Olimpica: “Vogliamo portare avanti un concetto di sport completo che porti risultati, Mauro Nespoli è l’esempio lampante di ciò che predichiamo da tempo. Il nostro è uno sport dilettantistico, ma siamo messi bene sotto questo aspetto. Stiamo lavorando con 8 azzurri e 8 azzurre. Ci sono nuovi atleti promettenti che saranno al fianco delle vecchie glorie. Con un occhio a Tokyo 2020 ma guardando anche a Parigi 2024”

Mauro Nespoli, miglior atleta dei Giochi Europei di Minsk: “Dopo 5-6 anni che evitavo le competizioni indoor quest’anno faccio il ritorno al chiuso proprio con il Roma Archery Trophy. Oltre a Roma ho prenotato anche la tappa di Nimes. Non sono ancora sicuro di partecipare dipende dal risultato e dalla pianificazione. Se ottengo un risultato a Roma e a Nimes inserirò anche Las Vegas nelmio calendario gare”.

L’evento

Torna dal 13 al 15 dicembre al Padiglione 1 della Fiera di Roma il “Truball Axcel Roma Archery Trophy”. Per il secondo anno di fila la competizione internazionale è stata inserita nel calendario delle Indoor Archery World Series, il circuito delle gare al chiuso con premi in denaro fortemente voluto da World Archery.

La tappa di Roma è la terza dopo quelle già disputate in Cina a Macau e in Lussemburgo a Strassen ed è l’ultima dell’anno in corso. Quelle che seguiranno si disputeranno a gennaio a Sydney, in Australia e a Nimes, in Francia, prima della finalissima negli USA a Las Vegas l’8 febbraio 2020.

L’edizione 2019 dell’evento capitolino ha già superato i 500 iscritti dell’esordio: saranno 600 gli atleti in gara in arrivo da 40 Paesi.

Gli Azzurri

Mauro Nespoli

Tra i 600 partecipanti ci saranno alcuni dei più grandi arcieri del mondo. Confermata la presenza di tutta la Nazionale Olimpica che per l’occasione sospenderà il lavoro sulle lunghe distanze (70 metri) per tirare davanti al pubblico di casa in una gara indoor a 18 metri.

Saranno presenti i titolari dei mondiali estivi in Olanda, gli avieri Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e David Pasqualucci, già campioni del mondo nel 2017, insieme a Vanessa Landi, Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e tutti gli altri arcieri della Nazionale maggiore: Tanya Giada Giaccheri, Elena Tonetta, Chiara Rebagliati, Laura Baldelli e Karen Hervat tra le donne, Marco Morello, Michele Frangilli, Federico Musolesi, Alessandro Paoli e Yuri Belli tra gli uomini.

Insieme a loro anche le stelle della Nazionale Para-Archery che, forti dei 7 pass paralimpici già acquisiti per Tokyo 2020, potranno sospendere gli allenamenti per concentrarsi su questa competizione al chiuso con la consapevolezza di giocarsela alla pari con tutti.

La linea di tiro sarà tinta d’azzurro anche nella divisione compound con Sergio Pagni capofila della spedizione che, dopo il bronzo dello scorso anno a Roma, volò negli USA andando a vincere il prestigioso Vegas Shoot, la più grande kermesse arcieristica mondiale che anticipa la finale delle World Series.

Non mancheranno neanche i Nazionali delle divisioni arco nudo e longbow, normalmente abituati a destreggiarsi nelle specialità tiro di campagna e 3D, ma che sono stati inseriti nel programma della manifestazione attirando gli specialisti di tutto il mondo e l’attenzione degli organizzatori delle altre prove del circuito.

A Roma le stelle dell’arco mondiale

Ellison e Duenas

A contendere le medaglie ai campioni della Nazionale ci saranno le più brillanti stelle dell’arco mondiale. Nell’arco olimpico il più atteso è lo statunitense Brady Ellison, n.1 del ranking, reduce da una stagione all’aperto in cui ha vinto praticamente tutto, mentre dal Canada è in arrivo Crispin Duenas, tre volte titolare alle Olimpiadi, vincitore lo scorso anno a Roma dopo la finale contro Ellison.

Al femminile fari puntati sulle sudcoreane Kang Chae Young e Kim Chaeyun, sulla campionessa uscente Kim Surin, oltre che sulla statunitense Kathuna Lorig.

Foltissima la schiera di campioni della divisione compound: confermata la presenza di Mike Schloesser, l’olandese soprannominato “Mr. Perfect” per i tanti record messi in fila in carriera.

Al Roma Archery Trophy tornerà anche il numero uno del mondo e campione uscente Braden Gellenthien, statunitense come l’astro nascente Kristofer Schaff superato lo scorso anno da Pagni nella finalina, il fenomeno danese Stephan Hansen e altri mostri sacri della disciplina come Peter Elzinga, Martin Damsbo, Pierre Julienne Deloche, Sebastien Peineau e Domagoj Buden.

Al femminile attese sulla linea di tiro la statunitense e campionessa uscente Alexis Ruiz, numero uno del ranking a soli 20 anni, l’altra atleta a stelle e strisce Paige Pearce, la slovena Toja Ellison, moglie del campione a stelle e strisce, oltre alla sudcoreana So Chaewoon, la belga Sarah Prieels e la spagnola Andrea Marcos.

Le Indoor World Series

La parata di Campioni arriverà a Roma per conquistare non solo le medaglie della tappa italiana del circuito ma anche per mettere in bacheca punti importanti per la classifica generale.

Dopo Macao, tappa inaugurale, e Strassen, in Lussemburgo, le Series approderanno nella Capitale per il terzo appuntamento di classe “250” a cui seguirà l’evento di Sydney in programma dal 10 al 12 gennaio.

Le due gare successive avranno invece valore “1000” con punti quindi preziosissimi in palio a Nimes, in Francia, dal 17 al 19 gennaio, e Las Vegas dove l’8 di febbraio, dopo l’atteso Vegas Shoot, si disputeranno le finali del circuito con in campo i migliori arcieri della classifica generale.