Calcio femminile: al via le semifinali di Coppa Italia

AS Roma-Fiorentina Women’s, AC Milan-Juventus Women. La nuova storia del calcio femminile italiano passa anche di qua. Dalle due semifinali di Coppa Italia, stagione 2018-2019, che iniziano oggi con le gare di andata, rispettivamente allo stadio Tre Fontane della Capitale (ore 13, diretta Sky) e allo stadio Brianteo a Monza (ore 15, diretta Sky). Le partite di ritorno sono invece in programma mercoledì 17 aprile, mentre la finale, la prima organizzata dalla Figc tramite la Divisione Calcio Femminile, si disputerà il 28 aprile (ore 12,30, diretta Sky) allo stadio Ennio Tardini di Parma, lo stesso impianto che il 26 marzo ospiterà il secondo incontro delle European Qualifiers tra la Nazionale di Roberto Mancini e il Liechtenstein.

Intanto, le due semifinali di Coppa Italia femminile mettono di fronte le prime quattro squadre dell’attuale classifica di campionato che vede in testa la Juventus Women a 44 punti con un punto di vantaggio sulla Fiorentina Women’s, seguite dal Milan a 43 e della Roma a 32. Quattro squadre protagoniste, quindi, in questa stagione che porterà la Nazionale a disputare la Coppa del Mondo, dopo vent’anni di assenza, in Francia dal 7 giugno.

Morace: “Io e Betty amiche ma agli opposti”

Calcio femminile: al via le semifinali di Coppa Italia

Carolina Morace, allenatrice del Milan

Quattro formazioni e tante storie che si intrecciano sul rettangolo di gioco e fuori, come la sfida a distanza tra le due allenatrici di Roma e Milan, rispettivamente Betty Bavagnoli e Carolina Morace amiche da sempre, fin da quando calcavano insieme i campi con la maglia azzurra. “Ci siamo conosciute in Nazionale e siamo diventate amiche da subito anche se siamo sempre state agli opposti” – racconta oggi l’allenatrice rossonera – “Betty entrava in camera e accendeva la televisione mentre io le dicevo di spegnerla perché dovevo studiare; da giovani, lei tendeva a vivere più la notte, io a svegliarmi presto la mattina. Abbiamo anche un temperamento diverso. In squadra, con le compagne timide e introverse si trovava meglio lei, quelle più spinose toccavano a me”.

La sfida al Brianteo vedrà però di fronte la miglior difesa del campionato, quella della Juventus Women guidata dal capitano delle bianconere e della Nazionale Sara Gama, che finora ha subito solo 5 reti, e proprio le rossonere che hanno tra le loro fila la bomber Valentina Giacinti che ha già messo a segno 17 reti.

Serturini sfida la Ohrstrom

Nella semifinale di Roma, invece, torna in campo la capitana Elisa Bartoli, dopo il riposo nella gara di ritorno dei quarti di finale, la più impegnata finora da coach Bavagnoli con 1710 minuti giocati, anche se a livello di presenze è Annamaria Serturini ad aver preso parte a tutte le partite disputate finora dalle giallorosse. L’attaccante, miglior marcatrice delle giallorosse con 9 reti realizzate di cui 8 in campionato, ha messo a segno anche il suo primo gol in Nazionale nella recente Cyprus Cup realizzando la terza rete delle azzurre nella sfida del girone eliminatorio con l’Ungheria. Davanti a lei, al Tre Fontane, si troverà Stéphanie Ohrstrom, il portiere svedese della Fiorentina Women’s in attesa della cittadinanza italiana per poter coronare il sogno di indossare la maglia azzurra. La squadra viola è a caccia della terza affermazione consecutiva in Coppa Italia, dopo il doppio successo nelle due stagioni precedenti.

Due partite e tante storie che si intrecciano, quindi, storie di vita e di passione per uno sport che continua a lottare per la sua piena affermazione e riconoscibilità, in Italia come all’estero. È di pochi giorni fa, infatti, la notizia che le calciatrici della Nazionale degli Stati Uniti hanno intentato una causa per discriminazione di genere contro la United States Soccer Federation. Il motivo? Le calciatrici statunitensi disputano più partite dei colleghi uomini, ne vincono ancora di più eppure continuano a ricevere stipendi inferiori. Per loro, la “discriminazione di genere istituzionalizzata” non riguarda solo le buste paga ma anche gli impianti nei quali giocano e si allenano, le cure mediche, il livello degli allenatori in panchina e le modalità di viaggio in occasione delle trasferte. Per proseguire nella loro battaglia verso l’uguaglianza le calciatrici statunitensi, prima di disputare una partita di SheBelieves Cup, hanno indossato delle maglie con i nomi delle donne della storia che le hanno ispirate in questo percorso, a cominciare dalla tennista Serena Williams. Una battaglia che continua a unire, anche se in situazioni di partenza differenti, il calcio femminile in tutti o quasi i paesi del mondo.