Football americano – Daniele Rossi: “La vera forza del Blue Team”

Dopo 22 anni la Nazionale italiana di football americano, per tutti il Blue Team, ha di nuovo conquistato l’accesso alla fase finale degli Europei. Una sfida con altre tre rappresentative nazionali che nel 2020 incoronerà la nuova regina continentale.

Due successi nei match di qualificazione, contro Austria e Svizzera, che hanno visto l’Italia subire complessivamente soli quattordici punti: una prestazione quasi perfetta della fase difensiva azzurra.

Il ruolo fondamentale della difesa, la crescita del football americano in Italia, le sfide di club e qualche curiosità. Ne parliamo con Daniele Rossi, Defensive Coordinator del Blue Team.

LA VITTORIA DEL COLLETTIVO

Il migliore attacco è stata la difesa. Questo il commento più ricorrente dopo aver centrato l’obiettivo qualificazione europea: “Non mi sento di dire che la conquista degli Europei sia merito esclusivamente della fase difensiva quanto piuttosto un successo di tutto il collettivo. La difesa ha sicuramente fatto un grandissimo lavoro in particolare nel match che ci ha visto opposti alla Svizzera, proteggendo Davide Rossi e Andrea Fimiani, esordienti per l’assenza del QB titolare Luke Zahradka. Contro l’Austria ci sono state grandi giocate ma anche errori che potevano costarci caro. Fortunatamente anche l’attacco austriaco ha commesso degli errori nei momenti topici del match, cosa che invece non ha fatto il nostro intero reparto offensivo”.

GIOVANI E VETERANI, L’ARMA VINCENTE

Sulle nostre pagine abbiamo intervistato Diego Gennaro, capitano della nazionale e da quasi trent’anni nel mondo della palla ovale. Poi penso a Rossi e Fimiani, due giovani da te citati in precedenza. L’amalgama tra ragazzi e veterani nel team azzurro è davvero ben riuscita:  “Il lavoro dei veterani è stato fondamentale nel nostro percorso. Contro l’Austria, quando eravamo sotto nel punteggio per 14-3, i meno giovani hanno aiutato e motivato gli esordienti a non mollare mai. Correggere gli errori e al contempo incitare: hanno fatto un lavoro straordinario. Anche alcuni dei nostri ragazzi hanno già maturato diversi anni di esperienza  ma essere aiutati da chi è in prima linea da più anni ha massimizzato il risultato finale”.

LA PIRAMIDE DEGLI ALLENATORI

Nel Blue Team ricopri il ruolo di Defensive Coordinator. Raccontiamo ai nostri lettori, alcuni meno esperti di football americano, quali sono i tuoi compiti: “Come specifica già bene il nome mi occupo di coordinare i vari coach della difesa, preparare i game plan difensivi per la partita, effettuare aggiustamenti e chiamate a gara in corso. Un ruolo complesso ma al tempo stesso facilitato dalla struttura piramidale dello staff tecnico di un team di football americano. Per spiegarmi meglio: al vertice abbiamo l’Head Coach, ovvero il capo allenatore, coadiuvato nel suo operato da un coordinatore per l’attacco e uno per la difesa. Poi ci sono i singoli allenatori di reparto: quarterback, running back, ricevitori e linee offensive per l’attacco; linee difensive, linebackers e defensive backs per la difesa”.

L’esultanza di Daniele Rossi

IL LAVORO PAGA

Messi in cassaforte gli Europei 2020, ora la domanda è dove possiamo arrivare: “Domanda difficile considerato che ancora non abbiamo i nomi dei nostri avversari, essendo noi i primi ed unici qualificati al momento. Francia, Svezia e Finlandia potrebbero essere le altre tre contendenti al titolo, tutti top team europei che rispettiamo ma che affronteremo a viso aperto. Il lavoro di questi anni ha pagato e per migliorarci ancora dobbiamo continuare a lavorare duramente. Fare sempre massima attenzione ai dettagli e organizzare camp con nuovi giocatori per integrare la valida struttura che già abbiamo”.

FLAG FOOTBALL PER INNAMORARSI DEL TACKLE

Il risultato sportivo ottenuto deve essere uno strumento per la crescita di tutto il movimento. La ricetta ideale per portare più football tra i giovani e lungo tutto lo stivale: “Non esiste una ricetta ideale ma l’unico sistema è quello di espandere le conoscenze del football a livello scolastico partendo da elementari e medie. Serve un lavoro congiunto tra amministrazioni locali e FIDAF e le squadre devono promuovere lo sport sul proprio territorio, magari partendo dal flag football. Far innamorare i ragazzi con un football che è quasi privo di contatto e poi avvicinarli al tackle inserendoli gradualmente in campo. Occorre spiegare come il football sia uno sport semplice, divertente e sicuro; uno sport di contatto ma non violento. Possono accadere infortuni, come in quasi tutti gli sport di squadra, ma si è attrezzati e fisicamente preparati per resistere all’urto. Ogni squadra poi dovrebbe avere un settore giovanile, dall’Under 13 sino all’Under 19″.

UNO SPETTACOLO ANCHE LA SECONDA DIVISIONE

Rossi nel ruolo di Head Coach degli Hogs Reggio Emilia

Prima di salutarci corre l’obbligo di parlare anche di club. Un’ultima stagione da Head Coach degli Hogs Reggio Emilia con una semifinale di Seconda Divisione raggiunta. Aspettative per il 2020: “La scorsa stagione con i ragazzi è andata al di sopra delle aspettative: una squadra giovane che è cresciuta tanto nel corso del campionato. Per il 2020 abbiamo perso un paio di giocatori tra attacco e difesa ma proveremo a centrare i playoff. Una volta raggiunto questo obiettivo, nella partita secca cambiano gli scenari, dove conta molto il carattere e il momento di forma. Il campionato di Seconda Divisione è molto bello e molto combattuto e ogni partita si gioca con il coltello tra i denti; c’è una grande passione per il football”.