Coach Giuliano: “La difesa dei Ducks sarà la chiave contro i Panthers”

Basta sentirlo parlare trenta secondi, o vederlo sul campo da football con i suoi ragazzi, per capire di che pasta sia fatto Davide Giuliano. Head Coach della Nazionale Italiana dal 2014 e, dalla scorsa estate, anche dei Ducks Lazio, l’allenatore catanese, classe 1974, vuole ripetere con i biancocelesti capitolini lo splendido percorso intrapreso, negli scorsi anni, prima con gli Elephants Catania e poi con i Rhinos Milano. Senza dimenticare, ovviamente, il Blue Team che, nel prossimo autunno, avrà due sfide da brivido in ottica Europeo.

La stretta attualità, però, parla dei Ducks Lazio che, domenica prossima, a Noceto, inizieranno la loro avventura verso l’Italian Bowl essendo ospiti dei Panthers Parma nella seconda wild card stagionale (la prima si giocherà sabato a Firenze tra Guelfi e Giaguari Torino).

REGULAR SEASON POSITIVA

I ragazzi del Presidente Pacelli hanno terminato la stagione in quinta posizione con un record di 5-3: “Ritengo che il bilancio sia positivo nel complesso” esordisce coach Giuliano. “Abbiamo giocato gran parte della stagione regolare con un americano in meno e, in generale, la squadra è stata falcidiata dagli infortuni ma ha sempre reagito bene.

C’è un pizzico di rammarico per due partite, quelle con Guelfi Firenze e proprio contro i Panthers Parma, che abbiamo perso e che, invece, avremmo potuto vincere: dispiace perché avremmo avuto un’altra classifica e, di conseguenza, la possibilità di disputare dei play off più agevoli”.

OSTACOLO PANTHERS

Proprio i Panthers, affrontati lo scorso 5 maggio in casa, saranno il primo ostacolo dei Ducks nella post season: “Abbiamo recuperato qualche infortunato e, in queste ultime tre settimane, ritengo che la squadra abbia lavorato bene. Poi, come sempre, sarà il campo il giudice ultimo che decreterà il migliore”.

Davide Giuliano

Gli emiliani sono fermi da un mese. In questi casi non si sa mai se sia un bene o un male: “Conoscendo, e stimando, coach Papoccia, essendo consapevole del valore dei Panthers, sicuramente è un male per noi.

Certo, di contro, stare lontani dal campo, dal clima partita per un mese non è semplice ma il coaching staff dei Panthers avrà saputo sicuramente tenere alta la tensione”.

Una sfida che riserva non poche insidie: “La prima insidia arriva dal roster di Parma che è di livello molto alto. Naturalmente poi c’è il loro reparto difensivo che è quello che ha lavorato meglio nel corso della stagione.

Fondamentale sarà capire se Reilly Hennessy, il loro QB titolare sarà in campo o meno visto l’infortunio patito nell’ultima gara contro i Giaguari Torino”.

ALZARE IL LIVELLO DIFENSIVO

Lei ha parlato della difesa parmense, che è la seconda del campionato, rispetto ai Ducks che sono una squadra più equilibrata sui due lati del campo: “Ritengo che la chiave potrebbe essere il nostro reparto difensivo.

Come detto, la loro difesa si conosce molto bene, sappiamo come attaccarla ma difficilmente si lascia sorprendere. Quindi abbiamo bisogno che, rispetto alla sfida di regular season, la nostra difesa alzi il proprio livello”.

LA PARTITA PERFETTA

Nelle ultime quattro stagioni in cui ha guidato una squadra di club ha disputato tre Italian Bowl (due con gli Elephants Catania e uno con i Rhinos Milano).

Cosa ci vuole per ottenere un risultato del genere?: “Sì è possibile giocando la partita perfetta perché più dei Panthers vedo ancora i Seamen davanti rispetto alle altre.

Stanno raccogliendo i frutti di un lavoro impostato anni fa basato sui giovani del vivaio, sugli stessi coach costruiti in casa. Una filosofia ben precisa e delineata che continua a portare risultati”.

Quindi i Seamen Milano sono ancora i favoriti: “Per me i favoriti sono i Ducks Lazio” risponde sorridendo.

BLUE TEAM

Il Blue Team

Non solo però i Ducks Lazio per coach Giuliano ma anche la Nazionale: “Sono sincero, non è semplicissimo anzi. Quando lo scorso anno dissi sì alla proposta del presidente Pacelli, avevo rassegnato le dimissioni dal Blue Team ma poi a gennaio, con la situazione che si era finalmente sbloccata, mi hanno rinnovato l’incarico che ho accettato con molto piacere.

Non è facile perché si potrebbe pensare che ci possa essere una sovrapposizione di ruoli o degli interessi personali. Cercherò di svolgere il mio lavoro al meglio con l’onestà intellettuale che ho sempre avuto.

Forse a qualcuno non farà piacere ma fa parte del gioco e ben vengano critiche costruttive, nuove proposte, nuova linfa e nuovi nomi perché non bisogna mai fossilizzarsi su qualcosa o qualcuno”.

AUSTRIA E SVIZZERA

E proprio il Blue Team, dopo le vicissitudini passate, ne ha bisogno per affrontare due sfide delicatissime contro Austria e Svizzera tra settembre e ottobre: “Nel 2014 il progetto era puntare sui giovani promettenti di questo sport. Uno di essi, Jordan Bouah, probabilmente non ci sarà perché impegnato in CFL. Il roster è stato svecchiato nel corso degli anni e continueremo questa opera di ringiovanimento per avere un gruppo che giochi per molto tempo insieme.

Incontrare i vicecampioni d’Europa dell’Austria, peraltro a Vienna, non sarà semplicissimo ma sono quelle sfide che ti danno un sacco di stimoli in più.

La strada è stata tracciata, siamo fiduciosi ma, naturalmente, centrare un risultato di prestigioso sarebbe importantissimo sia a livello sportivo che moralmente per questi ragazzi”.