Marcon: “Mike Piazza CT del baseball? Come Pelè nel calcio”

“Avere Mike Piazza come CT della Nazionale di baseball equivale ad avere Pelè come CT di quella di calcio”. Usa un paragone calcistico Andrea Marcon, Presidente della Federazione Italiana Baseball e Softball, per descrivere il grandissimo colpo messo a segno dall’organismo federale. Un colpo che potrebbe davvero avere un impatto clamoroso non solo nel corri e batti nostrano ma anche in quello europeo.

Mike Piazza, l’uomo dei record

Mike Piazza è considerato il miglior battitore ricevitore della storia del baseball in virtù dei 396 fuoricampo battuti in carriera (record della Major League Baseball). Già solo per questo il suo ingaggio si può definire storico: “Verissimo” riprende il Presidente Marcon. “Un mito della MLB che si mette a disposizione della nostra federazione è qualcosa di assolutamente unico e, sì bisogna ammetterlo, storico”.

Spinta per tutto il movimento

Piazza durante il WCB 2006

Un ingaggio che può essere una spinta fenomenale per tutto il movimento non solo italiano ma anche europeo: “Parliamo di una leggenda che per quindici anni ha dato spettacolo sui diamanti della MLB. Il suo numero, il 31, è stato ritirato dai New York Mets: un onore che nello sport viene riservato solo ai grandissimi.

Due anni fa ebbi il piacere e l’onore di andare nella Grande Mela per la cena degli italo-americani: fuori dal ristorante c’era la fila per farsi un selfie o ricevere un autografo. Questa è la dimostrazione tangibile della sua popolarità.

Ritengo che il suo ingaggio farà bene non solo all’Italia ma a tutto il baseball europeo. Uno dei primi messaggi ricevuti dopo la ratifica dell’accordo è stato quello di Didier Seminet, Presidente dell’IBAF, la confederazione europea che ci ha ringraziato”.

Accordo lampo

Un’idea, quella di Piazza CT azzurro, abbastanza recente: “Prima delle qualificazioni olimpiche avevamo incontrato Mike a Parma per chiedergli la sua disponibilità ad aiutare il movimento italiano in generale. All’epoca l’idea era quella di continuare il lavoro con Gibo Gerali che, a mio giudizio, è stato ottimo ma sfortunato nella conclusione.

Quindici giorni fa il vicepresidente De Robbio mi ha chiamato dicendomi di provare a sentire il nostro Hall of Famer: sul momento sono rimasto spiazzato ma poi gli ho dato il via libera. Invece appena glie lo abbiamo proposto ha subito detto sì, parliamone.

L’accordo economico? È bastato meno di un minuto per trovarlo. Il resto della conversazione è stato incentrato su programmi, presenti e futuri, della Federazione. La sua voglia di aiutarci è davvero enorme”.

Entusiasmo contagioso

Quindi è già stato stilato una sorta di cronoprogramma: “Assolutamente sì. Questo è il mio modo di lavorare: gli ho chiesto subito come e in che modo avrebbe voluto operare. A quel punto mi ha esposto le sue idee e non ho potuto che sposarle in pieno visto il suo entusiasmo contagioso”.

Idee Presidente che dovranno ridare entusiasmo a un movimento a cui ancora brucia la mancata qualificazione olimpica: “Sicuramente bisognerà ripartire dai giovani che sono la base di ogni disciplina sportiva. Quei ragazzi che hanno tra i 18 e i 20 anni. Devono sfruttare l’occasione di poter lavorare con un allenatore che ha un carisma unico e una carica incredibile”.

Numeri in crescita

Un movimento che, se da un lato va rivitalizzato con i giovani, dall’altro sta attraversando un ottimo momento: “I tesserati stanno crescendo al pari delle società mentre a livello internazionale abbiamo ottenuto, in tre anni, risultati strabilianti.

Oltre all’argento Europeo nel baseball vorrei sottolineare l’impresa compiuta dalle ragazze del softball: titolo continentale e qualificazione olimpica partendo, nei pronostici, molto dietro all’Olanda.

Sono poi convinto che, come detto, l’ingaggio di Mike porterà ancora più entusiasmo al movimento ma non ci dobbiamo fermare. Realtà come la nostra devono continuare sempre a lavorare, lavorare, lavorare”.